A scuola non si impara solo il teorema di Pitagora o la caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Un progetto in una classe prima della SSPG, infatti, ha dimostrato come sia importante, anche tra le mura scolastiche, imparare a riconoscere e gestire le emozioni. Dopo due anni tanto particolari che hanno cambiato il nostro modo di comunicare, per i docenti e le assistenti educatrici è stato di primaria importanza accompagnare i ragazzi in un percorso che li aiuti a sondare il loro mondo interiore per riuscire a esternare i propri pensieri nel modo più preciso possibile.
Una vera sfida che non si fermerà alla conclusione di quest’anno scolastico, ormai giunto al termine, ma accompagnerà nell’intero ciclo la classe che sta vivendo una fase tanto delicata quanto unica della vita di ogni adolescente.
Il punto di partenza per questo stimolante obiettivo è stato il film d’animazione “Inside Out” (2015), diretto da Pete Docter e Ronnie del Carmen.
La protagonista è una ragazzina undicenne di nome Riley Andersen in cui vivono cinque emozioni: Gioia, Disgusto, Paura, Rabbia, Tristezza. Ognuna di esse è rappresentata da un personaggio particolare. I cinque soggetti dirigono la mente di Riley all’interno di un quartier generale. Ogni volta che la ragazzina compie un’azione, un’emozione si attiva e genera un ricordo sotto forma di sfera colorata in base all’emozione ad esso legata. Durante l’infanzia i ricordi di Riley sono sostanzialmente tutti felici, ma qualcosa inizia a cambiare quando la sua famiglia è costretta a trasferirsi dal Minnesota a San Francisco. Questo evento innescherà diverse dinamiche che metteranno a dura prova la gestione delle emozioni della protagonista.
Il film, che usa un linguaggio apparentemente puerile, contiene in realtà spunti molto profondi e spiega, attraverso geniali intuizioni grafiche, il processo e il funzionamento della mente umana e la costruzione della personalità. Per questo, il cartoon, visionato dall’intera classe, è stato motivo di riflessione e confronto. Un piccolo gruppo ha poi rielaborato in modo personale le informazioni ricevute e costruito un cartellone che ha offerto la possibilità di esternare e "affiggere" i propri pensieri in modo più consapevole.
Il risultato è questo splendido manifesto: riprendendo i personaggi e i colori del cartoon, gli alunni hanno pensato e scritto una frase che aiuti a superare la paura, una che allontani la tristezza, una che calmi la rabbia, una che faccia tornare la gioia, una che affronti il disgusto. Per rendere il tutto ancora più immediato e comprensibile i ragazzi si sono potuti servire anche di immagini “loquaci”.
Tutto questo è stato possibile grazie a un bel lavoro di squadra e alla “sensibile intraprendenza” di un’assistente educatrice in particolare.
Ora siamo tutti pronti per continuare questo EMOZIONANTE viaggio insieme!